1. I vantaggi di un minore consumo di aria
2. Margini di miglioramento
3. Tecniche e accorgimenti
3.1 La condizione mentale
3.2 La condizione fisica
3.3 La respirazione
3.4 Perdite e consumi non metabolici di aria
1. I vantaggi di un minore consumo di aria
Spesso i subacquei principianti scoprono che, una volta arrivati ai 50 bar durante un'immersione, ai loro compagni di immersione avanzano anche più di 100 bar.Questo è quantomeno frustrante, perché obbliga gli altri a finire l'immersione prima del necessario.
Potrebbe anche essere pericoloso in quanto, in caso di immersioni con dei compagni poco conosciuti (per esempio in vacanza), si rischia di dover risalire da soli, mentre gli altri continuano la loro immersione.
Un minore consumo di aria permette anche di gestire meglio eventuali emergenze. Un secondo stadio in erogazione continua o la rottura della frusta del manometro sono degli eventi purtroppo abbastanza probabili nella vita di un subacqueo. Se si ritrova a dover respirare l'aria di un compagno c'è sempre il rischio che l'aria disponibile finisca prima della risalita e la sosta di sicurezza.
2. Margini di miglioramento
Ma come si fa a consumare meno aria?Esistono principalmente tre approcci per abbassare i consumi.
a) Abbassare il necessario di ossigeno, e quindi di aria consumata durante l'immersione
La quantità di ossigeno al minuto (e quindi di aria) necessaria ad un essere umano è variabile, è dipende principalmente da:
- la fatica fisica
- lo stato mentale (calmo/agitato)
- l'abitudine del proprio corpo a svolgere delle attività aerobiche
Un organismo sotto sforzo e/o in stato di agitazione può arrivare a consumare 10 volte in più di ossigeno rispetto allo stato normale.
Quindi essere in buona forma fisica, mantenere la calma ed evitare di fare degli sforzi inutili poco prima e durante l'immersione sono tutte cose che miglioreranno i consumi di qualsiasi sub.
Una premessa fondamentale è, però, che durante un'immersione bisogna respirare TUTTO l'ossigeno che serve al proprio corpo. E' pericoloso cercare di agire sul metabolismo, per esempio trattenendo i fiato tentando di consumare meno aria. Fare il sub è già abbastanza rischioso di per se.
b) Migliorare l'assorbimento di ossigeno
A parità di necessità di ossigeno, si consuma meno aria se l'assorbimento di ossigeno per ogni atto respiratorio sarà migliore. Facciamo due conti: l'aria che respiriamo dalle bombole ha circa 21% di ossigeno. Di questi 21%, durante un atto respiratorio "normale" viene metabolizzato circa 3/4 di ossigeno.
Quindi abbiamo un margine di miglioramento di circa 25%, molto meno rispetto al punto a)
c) Evitare le perdite e i consumi non metabolici di aria
L'aria delle bombole si consuma anche per delle cause non fisiologiche, quando si gonfia il GAV, oppure per colpa di o-ring mal funzionanti oppure quando l'erogatore di riserva va accidentalmente in erogazione durante l'immersione.
Vedere sotto il paragrafo che riguarda gli accorgimenti relativi all'attrezzatura.
3. Tecniche e accorgimenti
3.1 La condizione mentale
Per aumentare lo stato di calma è consigliabile allungare gli atti respiratori, con dei cicli di ispirazione+espirazione di almeno 10 secondi.
3.2 La condizione fisica
In generale durante l'immersione è meglio evitare i movimenti bruschi. Meno sforzo fisico si fa, meno aria si consuma. Migliorare la tecnica della pinneggiata e l'assetto aiuta non poco a riguardo.
Anche lo stato generale di forma fisica impatta sui consumi.
Si consiglia di allenare in palestra i muscoli delle anche, maggiormente impegnate nella pinneggiata.
Di grande utilità sono anche gli allenamenti con attività aerobiche (corsa, nuoto, bici etc)
3.3 La respirazione
Per migliorare l'assorbimento di ossigeno è necessario respirare profondamente ed espirare lentamente. Ideale è utilizzare il più possibile la capacità polmonaria.
Durante l'inspirazione si dovrebbe riempire prima la parte inferiore dei polmoni ("la pancia") e in seguito la parte superiore ("il petto"). Durante l'espirazione si deve procedere al contrario.
Un modo semplice per migliorare la respirazione sott'acqua è di concentrarsi durante l'inspirazione sulla zona della pancia, e durante l'espirazione sulla gola, come per pronunciare una "h".
Ci si può esercitare anche in casa, respirando con lo snorkel e la maschera, e tenendo una mano sulla pancia per monitorare la respirazione toracica.
La respirazione profonda è utile anche per migliorare l'evacuazione dalle vie respiratorie del C02 metabolizzato dai polmoni.
3.4 Perdite e consumi non metabolici di aria
L'aria delle bombole si consuma anche quando si gonfia il GAV, quindi minimizzare le modifiche di assetto aiuta a consumare meno. Con l'aumento dell'esperienza la padronanza dell'assetto migliora e quindi questo viene naturale.
Si consuma aria anche quando si svuota la maschera e quando si compensa. Quindi piccoli risparmi di aria si possono avere effettuando suddette operazioni simultaneamente ad una naturale espirazione, per non generare atti respiratori non dovuti.
Infine possono capitare anche delle perdite d'aria dovute all'attrezzatura, per esempio degli o-ring mal funzionanti oppure degli erogatori di riserva che vanno accidentalmente in erogazione durante l'immersione. Un'osservazione da parte del compagno di immersione è sufficiente per capire se si è in questa situazione, ed eventualmente sistemare con la dovuta manutenzione.
Un'ultimo consiglio: tenere sotto osservazione tutti i fattori presentati sopra, sopratutto durante le vostre prime immersioni, può essere difficile. Un trucco per iniziare ad abbassare i consumi d'aria senza fare troppa fatica è di agire per risparmiare aria maggiormente al raggiungimento delle profondità elevate (di solito nella fase iniziale dell'immersione). Il consumo d'aria a -30m di profondità è doppio rispetto a -10m, quindi un miglioramento alla quota più bassa impatterà di più sui consumi totali.
Qualora un componente del gruppo consumi più aria degli altri, non lo si dovrebbe mai costringere a risalire da solo, ma sempre farlo accompagnare da una delle guide, da uno dei membri del gruppo oppure risalire tutti assieme abbreviando la durata dell'immersione.
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo, ma nella vita reale non ci si immerge sempre con delle persone conosciute, ed è sempre meglio avere maggiore autonomia nella riserva di gas respiratorio a disposizione. Consumare meno ti fa stare più tranquillo se intorno a te la gente è sempre girata a fare e foto e la guida sta magari seguendo qualcuno in difficoltà,
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